Risposta a Filippi
Io penso che chiedere aiuto a chi più ha, nel momento del bisogno di chi non ha più (a causa del terremoto), sia innanzitutto atteggiamento d’ispirazione cristiana, caro Filippi. A Reggio ci sono troppe case sfitte e di proprietà di importanti e facoltosi imprenditori. Che male ci sarebbe chiedere che costoro si facciano carico dei tanti sfollati che sono costretti a dormire nelle tende a venti chilometri di distanza da qui? Io credo che sarebbe inaccettabile un rifiuto. Sarebbe immorale. Aggiungo poi che la particolarità di Reggio, contrariamente ad altre città a noi vicine, è il parziale degrado degli edifici urbani, di proprietà anche di famosi nostri concittadini, che accumulano reddito dalla speculazione immobiliare. Ho sempre pensato che la proprietà privata debba avere anche un valore sociale e non esaltarsi in egoismi speculativi che danneggiano l’immagine e la vita della città. E’ questo è un concetto semplicemente socialdemocratico. Dunque il mio non è solo un invito a farsi carico degli sfollati, ma anche una sollecitazione a ristrutturare o vendere o affittare gli immobili tenuti chiusi e degradati. Roba da Baffone? Per evitare di essere confuso i baffi me li sono già tagliati….
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