Cecilia, quel sorriso tutto d’oro
Ho conosciuto Cecilia Camellini durante i campionati italiani di nuoto paralimpico, che si disputarono alle piscine di via Melato, circa tre anni orsono. Da poco ero stato nominato assessore allo sport del Comune di Reggio Emilia e credo sia stata quella la prima iniziativa istituzionale alla quale partecipai. Di Cecilia mi prese subito quel suo sorriso timido che quasi s’estingueva di fronte a un estraneo quale io ero per lei. E di lei mi stupirono anche, però, la grinta e la sicurezza delle sue prestazioni agonistiche. Vinse naturalmente, anzi trionfò. Da allora sono stati molti i trofei di Cecilia e non li ricordo tutti. Quel che mi ha impressionato della sua vittoria di ieri a Londra è quel sorriso timido che annega nell’acqua per far posto alla volontà di primeggiare. E che l’hanno portata, dal terzo tempo e secondo posto in batteria, alla splendida cavalcata verso il trionfo d’oro e verso il record del mondo dei 100 stile libero. Oggi nuoterà nei cinquanta e c’è da scommettere che la sua sicurezza, dopo l’oro e il record del mondo ottenuti sui 100, sarà ancora più forte. Auguri Cecilia, ti aspetto a Reggio per una cerimonia in sala del Tricolore che ti sei meritata a suon di sorrisi d’oro. Il podio e l’inno d’Italia, la bandiera del nostro tricolore, ti aspettano ancora.
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