Renzi alle porte
A Roma, passeggiando per il Transatlantico, tutti mi parlano dell’avvento immediato di Renzi a Palazzo Chigi e delle ormai certe dimissioni di Letta. I motivi sono presto detti: i sondaggi non positivi per il centro-sinistra, la difficoltà di andare in porto con la riforma della legge elettorale, e soprattutto le due possibili conseguenze del cambio alla presidenza del Consiglio. E cioè la liberazione della poltrona di segretario del Pd che potrebbe andare non necessariamente a un fedelissimo di Renzi e il comprensibile desiderio dei parlamentari di durare per un’intera legislatura. E Letta? Toglierà il disturbo? Oggi si è appellato alla Provvvidenza. Chissà che anche da lassù, diciamo dal Colle, non gli sia venuto un consiglio di farsi da parte. Resterebbe il problemino politico di contare su una maggioranza certa e impegnata a durare a lungo. Alfano potrà dare questa certezza magari assieme a Sel che non può dire sempre no?
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