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Meloni in frigo

19 Luglio 2024 122 views No CommentStampa questo articolo Stampa questo articolo

Col voto contrario all’elezione del presidente della Commissione, Ursula von der Leyen, il presidente del Consiglio italiano Giorgia Meloni rischia di confinare l’Italia in un ruolo marginale. Vero che probabilmente invierà a Strasburgo il ministro Raffaele Fitto, ma dubito che, trovandosi in minoranza, anzi all’opposizione, l’ex governatore pugliese verrà gratificato con una delega importante. La motivazione del voto contrario a Ursula starebbe nel fatto che a favore si sarebbero schierati i Verdi e che, dunque, la von der Leyen avrebbe condotto una trattativa su due fronti: quello del gruppo dei Conservatori, del quale Fratelli d’Italia é parte e i Verdi, appunto. Poco importa quale sia la ragione. Di fatto a Strasburgo si é formata una maggioranza tra Socialisti, Liberali e Popolari a cui si sono aggiunti i Verdi. I pentastellati, che precedentemente avevano votato a favore (da ricordare “la maggioranza Ursula” invocata in Italia da Romano Prodi), adesso sono finiti fuori dalla maggioranza. Dunque nessun campo largo europeo, anche se la maggioranza appare sufficientemente larga. Dei partiti italiani hanno votato a favore il Pd, i Verdi, Forza Italia e contro Fratelli d’Italia, Lega e Cinque stelle. Come noto Italia Viva e Azione non hanno eletto rappresentanti ma il loro gruppo precedente, quello di Renew, ha votato a favore. Dunque ci troviamo, trasportando in Italia gli equilibri europei, con una maggioranza di governo spaccata (Fratelli d’Italia e Lega all’opposizione e Forza Italia in maggioranza) e con un’opposizione ugualmente divisa (da un lato il Pd e dall’altro i Cinque stelle). Magari oggi la maggioranza Ursula, evocata da Prodi, potrebbe proprio essere quella rappresentata dai socialisti (diciamo il Pd che insiste con Berlinguer e le feste sell’Unità), Forza Italia, che appare in netta ripresa, Italia viva e Azione, oltre ai Verdi. Oggi in Europa, domani in Italia, per parafrasare il celebre detto di Carlo Rosselli? In prospettiva, diciamo, perché esistono molte complicazioni. Ma il voto su Ursula é un fatto (non un Fitto) prettamente politico e di cui in Italia non si può non tenere conto. Soprattutto per il fatto che l’Italia per la prima volta si trova in minoranza e poi perché l’Italia, che non lo é mai stata, si troverà prima o poi a diventare politicamente europea.

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