Salvini, la magistratura e una signora che massacra un ladro
Io la penso in modo opposto a Salvini sui temi dell’immigrazione e anche, come é accaduto a Viareggio, sul diritto medioevale a farsi giustizia da solo. Resto convinto che la difesa dei confini italiani (da chi, dai barbari?) non si possa tramutare in diniego all’attracco di navi come la Open Arms e altre che contengono un carico di uomini, donne e bambini disperati, alcuni ammalati e altri affamati. E’ vero che sono stati inviati medici e generi di prima necessità, ma l’obbligo di un paese civile è di fare sbarcare i profughi, accudirli, verificare il diritto o meno alla permanenza (fuggono da un guerra o da una dittatura, articolo 10 della Costituzione) e in caso contrario di rispedirli nei paesi di provenienza. So bene che si tratta di un procedimento complesso e che il ministro Minniti aveva considerato associato a patti di sviluppo con quei paesi che devono collaborare e non voltarsi dall’altra parte. Si tratta dunque di scelte politiche che dobbiamo combattere sul piano politico. Quando leggo il testo della richiesta di condanna a sei anni di Salvini da parte dell’accusa mi vengono fondati dubbi che si voglia processare non tanto Salvini ma una politica che va contestata e contrastata, ma non processata. Gli accenni al fatto che Salvini abbia agito da solo (e non di concerto col suo partner, i Cinquestelle) che abbia puntato con questo atto a sfondare elettoralmente, citando il 34 per cento ottenuto alle Europee, non riesco a capacitarmi cosa c’entri con un’aula di Tribunale. Sta di fatto che é proprio il decreto sicurezza bis che é stato votato dal governo gialloverde (prima redistribuire e poi far sbarcare) che il piemme di Palermo mette sotto accusa. Ma sotto accusa deve metterlo la politica e non la magistratura, se tale decreto é firmato dal presidente della Repubblica e non é stato dichiarato incostituzionale. Ma passiamo oltre. E andiamo a Viareggio, in quel luogo per turisti benestanti e un tempo festaioli. Qui una signora, probabilmente per bene e titolare di uno stabilimento balneare, che si é vista scippare una borsetta da un extracomunitario, ha preso la sua auto, lo ha raggiunto e ha pensato bene, e freddamente, di massacrarlo contro una vetrina passandogli sopra quattro volte e trucidandolo. Poi é uscita dall’auto ha ripreso la sua borsetta insanguinata e ha girato la sua macchina raggiungendo la sua abitazione. Non é neanche stata arrestata, ottenendo gli arresti domiciliari. Ma si tratta di omicidio, anzi di omicidio volontario, oltretutto compiuto con ferocia. No Salvini, non é che se non ci fossero ladri non ci sarebbero omicidi. Se ci sono furti nessuno ha il diritto di compiere omicidii. Un conto é un furto e un altro un assassinio. Anzi un massacro.
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