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Israele attacca anche gli italiani

11 Ottobre 2024 73 views No CommentStampa questo articolo Stampa questo articolo

Ancora un attacco israeliano e ancora bambini vittime. “Scene orribili dalla scuola Rufaida a Gaza, dove molte madri e bambini in coda a un punto di trattamento della malnutrizione sono state uccise e ferite oggi in un attacco aereo. Sono stati uccisi anche almeno due operatori sanitari di partner dell’Unicef. Le nostre più sentite condoglianze alle famiglie e ai loro cari. Questo attacco ci ricorda ancora una volta l’immenso tributo che viene inflitto ai bambini e alle madri di Gaza. Non sono bersagli; devono essere protetti in ogni momento. Questi attacchi contro i bambini devono cessare ora”. È quanto su legge sul profilo X di Adele Khdor, direttrice regionale Unicef per il Medio Oriente e il Nord Africa sull’attacco israeliano su una scuola di Gaza. Ancora un attacco israeliano nel Libano del sud che ha colpito anche tre basi Unifil, due di soldati italiani. Nessun ferito tra i nostri perché tutti rifugiati nel bunker. Reazione immediata del ministro Crosetto che ha definito “criminale” l’attacco di Israele e chiesto e ottenuto un immediato incontro col ministro della difesa israeliano. Tre villaggi nel Libano sono stati distrutti. La Francia chiede spiegazioni a Israele e condanna qualsiasi attacco a postazioni Onu. La verità é che il conflitto perdura e si aggrava estendendosi, mentre si attende la risposta militare di Israele all’attacco di Beirut. Quello che ë avvenuto oggi con l’attacco a una scuola e alle tre basi Onu mette Israele in grave difficoltà rispetto al mondo e anche ai suoi tradizionali alleati. Dove si possa spingere ancora questa guerra é inimmaginabile. Gli Usa paiono defilati, l’Europa ha forti pressioni popolari che agitano la questione palestinese. Se il conflitto passerà nelle mani degli estremisti, Hamas, Hezbollah, Iran, Siria col supporto della Russia e nessuno in Israele riuscirà a frenare questa sproporzionata reazione di Netanyahu, la soluzione del conflitto appare lontana. Ogni tanto traspare la proposta: restituzione degli ostaggi che sono ancora vivi in cambio della fine dei bombardamenti. Mi parrebbe saggia. Ma la saggezza é il grande assente in questo sanguinoso conflitto.

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