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Per i socialisti europei

7 Maggio 2014 1.748 views No CommentStampa questo articolo Stampa questo articolo

Per la prima volta negli ultimi anni ci presentiamo in una lista italiana di un partito socialista europeo che viene sondato a oltre il 30 per cento. Nelle ultime elezioni europee non c’era alcuna lista di un partito socialista europeo, e solo noi del Psi, che avevano dovuto contrarre un patto elettorale con Sel, dopo il colpo di mano dello sbarramento al 4 per cento avvenuto a poche settimane dalle elezioni, avevamo sulle nostre spalle l’intera rappresentanza del socialismo europeo. È vero che il Pds e poi Ds erano parte integrante del socialismo europeo. Ma è altresì vero che dalla fondazione del Pd, e cioè dal 2007, solo il nostro piccolo, ma orgoglioso, partito vantava questa identità.

Noi dobbiamo essere pienamente soddisfatti e per niente gelosi del fatto che siano diventati quel che noi siamo sempre stati anche gli amici (o compagni?) del Partito democratico. Se alle elezioni politiche si poteva pensare alla presentazione di una nostra lista, con una legge proporzionale e di fatto con uno sbarramento ridicolo, oggi ha un senso invece presentare i nostri candidati nella lista del socialismo europeo che sotto il simbolo del Pd contiene la sigla del Pes. Davvero improprio sostenere con un minimo di coerenza, come purtroppo e avvenuto, un comportamento opposto. E cioè accettare di entrare nella lista del Pd alle politiche e, magari dopo aver appreso che il proprio nome non c’era, e pretendere oggi una lista del Psi alle europee. È il contrario della logica politica e anche aritmetica.

Quel che dobbiamo fare adesso è aiutare i nostri candidati. La Lombardi, la Cinti Luciani, Bucci e Serpillo rappresentano noi tutti. Abbiamo chiesto noi a loro di rappresentarci e meritano tutto il nostro appoggio. Potevano essere scelti altri candidati? Si potevano obbligare i nostri parlamentari a scendere in campo? Forse. Ma adesso l’impegno deve essere profuso per chi ha accettato il nostro invito, con coraggio e difficoltà evidenti. Sono elezioni importanti. Per l’Europa, perché dall’esito di queste elezioni si valuterà la forza degli europeisti e degli anti europeisti, assai agevolati da un’integrazione solo monetaria, e poi perché a seconda dell’esito del voto si svilupperà una politica di rilancio e di equità, come vogliono i socialisti, o di rigore e sacrifici, come propongono i popolari, Merkel in testa. Per l’Italia, perché il voto potrà più o meno orientare questa legislatura verso il suo naturale approdo o verso la sua chiusura anticipata. Per noi, socialisti del Psi, perché dovremo iniziare un cammino per il patto federativo, con nuovi compiti e nuove funzioni politiche che dovranno essere discusse e concordate. Buon viaggio, dunque, socialisti europei, buon viaggio socialisti italiani…

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