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La lista Bindi

29 Maggio 2015 1.263 views No CommentStampa questo articolo Stampa questo articolo

Ha ragione il nostro Di Lello a mettere in guardia la Bindi per la sua attesa emanazione del verdetto sugli impresentabili. Qualsiasi giudizio avvenga a due giorni dalle elezioni finisce inevitabilmente per condizionarle. Se non è consigliabile, il venerdì santo prima della Pasqua elettorale, emettere sentenze da parte della magistratura, a maggior ragione dovrebbe essere sconsigliabile farlo da parte di una commissione politica, per di più presieduta da un esponente della minoranza di un partito che ha tutto l’interesse a indebolirne il leader. E dopo riunioni e mediazioni e scontri politici.

A prescindere dai nomi che ancora non conosciamo, e anche da questo clima in giallo stile Dario Argento che fornisce più di uno spunto per pensare a colpi di scena dell’ultimo minuto, resta per noi un principio di sano garantismo elettorale. Si possono presentare alle elezioni tutti coloro che sono presentabili secondo la legge. Non ci sono consigli o sconsigli dell’Antimafia che tengano. Non c’è Bindi che imponga o meno. Anche De Luca è presentabile e il fatto che eventualmente non sia eleggibile può al massimo interessare la lista che lo propone, ma nessun altro organo politico o giudiziario.

La lista Bindi pare ormai in forno e verrà cucinata a ore. Resta in noi lo scarso senso di rispetto per le persone e per l’elettorato che una manovra di questo tipo inevitabilmente comporta. Salteranno fuori nomi e altri verranno coperti come sempre accade in circostanze in cui sono gli organi politici a sancire, più che la legittimità, l’opportunità di talune candidature. Noi siamo stati allevati all’idea che tale opportunità la stabilisce il popolo sovrano e non quattro parlamentari nel chiuso di una stanza. Quando Marco Pannella volle candidare Tony Negri sapeva del rischio che correva. Tanto che di Negri venne decretato l’arresto. Un conto sono le candidature. Altro conto sono le elezioni, e altro ancora sono le prerogative della magistratura che può decretare provvedimenti contro gli eletti. Severino o non Severino questi per noi sono principi irrinunciabili.

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