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Per un punto Andrea perse la cappa

Un punto, un punto e mezzo distanzia il vincitore, Marco Bucci, dallo sconfitto, Andrea Orlando. Ma la batosta politica é larga. Innanzitutto per l’assenteismo. Ha votato solo la minoranza degli elettori, circa il 46%. Tutto il casino fatto sul caso Toti (quale rilievo penale abbia é tutto da vedere anche se il patteggiamento implica l’ammissione di qualche responsabilità) ha prodotto un assoluto disinteresse all’esito di un voto che, a giudizio del campo largo, avrebbe dovuto essere di svolta. Pareva, insomma, che la Liguria, non certo territorio tradizionalmente di destra, come del resto Genova, fosse l’ideale trampolino di lancio delle tre regioni chiamate al voto (le altre sono l’Umbria e l’Emilia-Romagna). E invece la destra, o il centro-destra, o la coalizione di governo più le liste civiche, che ha proposto il sindaco di Genova e non l’esponente di un etablissement politico, ha confermato la sua maggioranza. Tentiamo di risalire ai motivi di questo sorprendente evento, che potrebbero essere anche validi a livello nazionale. Innanzitutto lo sfascio dei Cinque stelle che passano dal 10 al 4,6% dei voti. Read the full story »

29 Ottobre 2024 No Comments 24 views

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Il mago di Oz

Non conosciamo (non sono per la verità neppure emerse) le differenze politiche tra Grillo e Conte. Sappiamo che i due se le danno di santa ragione da qualche tempo. Dopo i deludenti risultati alle elezioni europee Grillo aveva commentato: “Ha preso più voti Berlusconi da morto che Conte da vivo”. Se proprio vogliamo cercare il pelo nell’uovo dobbiamo ricordare le discordanze dei due al divieto di candidatura alla fine del secondo mandato, divieto che ha fatto decisamente svoltare nella direzione di Conte la stragrande maggioranza degli attuali parlamentari. Basta per giustificare la sequela di offese e di minacce tra i due? Evidentemente c’é un problema di disputa sulla leadership che nasconde anche un problema di soldi: il ricco contratto di 300mila euro dell’elevato a mo’ di consulenza firmato anche da Conte e percepito da Grillo. Che meraviglia. Read the full story »

29 Ottobre 2024 No Comments 20 views

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Il sindaco tra le acque

Come un novello Mosè il nostro sindaco recentemente eletto si è gettato con un canotto e una giornalista della Gazzetta tra i flutti di Gavassa, una frazione di Reggio Emilia, parzialmente invasa dalle acque del Crostolo. Si tratta di un esorbitante allagamento di oltre cinquanta centimetri. Ma ugualmente portatore di danni. Il vasel del sindaco, come quello di Dante e Guido, conteneva anche una donna, Monna Serena che ha ovviamente registrato tutto. Anche l’incontro con due strani soggetti fermati dal sindaco che ha promesso loro un alloggio mentre erano in ben altre faccende affaccendati. Forse di sciacallaggio. Sindaco, un consiglio amichevole. Lasci canotti, calosce e giornaliste e resti al suo posto. La sua funzione non è di bagnarsi i piedi ma di organizzare e coordinare gli aiuti. Pensi se anche prefetto e questore e magari tutta la giunta fossero venuti in canotto con lei. Il rischio di un affondamento sarebbe stato reale…

23 Ottobre 2024 No Comments 59 views

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Cosa vuol dire avere un metro e mezzo di statura
21 Ottobre 2024 No Comments 63 views

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I profughi d’Albania

Quando nei primi anni novanta decine di migliaia di profughi albanesi si ammassarono nel porto di Bari a nessuno poteva venire in mente, neanche ai naufraghi del mare nostrum provenienti dall’Africa, eravamo solo alle soglie delle grandi migrazioni, di sbarcare a Tirana o in un altro porto albanese. Gli anni cambiano le cose. L’Albania é un paese che ha fatto un balzo notevole, nessun albanese sbarca in Italia con un canotto e molti italiani si sono trasferiti in Albania per fare investimenti e creare occupaziome a basso costo. Anche il turismo, dopo la fine della dittatura comunista, ha preso piede e anche in modo tumultuoso. Perché stupirsi dunque di un accordo tra Italia e Albania sullo smistamento di alcune migliaia di profughi che sbarcano da noj (non potrebbero certo sbarcare in Olanda, ministro Veldkamp) proprio in territorio albanese? Diciamo subito che l’Albania che non fa parte della Ue ed é stato l’unico paese che ha manifestato questa disponibilita al contrario di tutti gli altri paesi Ue. Non demonizzo questo accordo e non grido alla deportazione forzata (perché quella da Lampedusa al centro di Catania o di Reggio Calabria cos’è?). Read the full story »

21 Ottobre 2024 No Comments 75 views

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Ma cosa ci sta a fare l’Unifil?

Ho già condannato l’uso delle armi contro tre postazioni Onu nel territorio libanese, due delle quali di italiani e lodato il ministro Crosetto per la decisa e dignitosa reazione del governo italiano, compresa quella di non poter ricevere ordini da Israele su dove posizionarsi. Rimettiamo le cose a posto dall’inizio. Cioè dagli obiettivi della missione Unifil nel territorio libanese confinante con Israele. La missione Unifil é del 1978 e aveva il compito di garantire la pace tra i due contendenti, Israele che l’aveva invasa per circa 20 chilometri e l’Olp (fu Craxi a convincere Arafat a smettere la lotta armata) che continuava a sparare contro Israele. La missione fu più volte rinnovata e ad essa partecipano 1000 italiani, seconda forza di interposizione dopo quella indonesiana, 1200. Read the full story »

16 Ottobre 2024 No Comments 80 views

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Rizzo e il cuore dei comunisti

Ne ho conosciuti molti come Rizzo, comunista e ora sovranista, e il passo non dovrebbe essere così lungo come potrebbe sembrare, atteggiarsi a machi, più o meno come Bossi. E parlare in pubblico di gnocca, in spregio a coloro che preferiscono gli gnocchi. E portare le moglie alle feste dell’Unità per piegare i cappelletti (“ottseinziquantesett in nà sira”, mi gridava orgogliosa la simpaticissima senatrice Malaguti di Carpi). E abitare in villette di periferia con cane lupo davanti, in base al sacrilegio del principio di proprietà. Non erano tutti, sia ben chiaro, perché i comunisti emiliani sono stati all’avanguardia sui temi dei servizi, della psichiatria, della musica. Ma che esistesse una certa discrasia tra vertice e base sui comportamenti (e forse anche tra vertice e vertice) era ben visibile. Basti pensare a come venne vissuto qui da noi il legame sentimentale tra il migliore (Palmiro Togliatti) e Nilde Iotti, che fu costretta a presentarsi in altro collegio perché “i comunisti reggiani” confessò un dirigente inviato all’uopo a un imbarazzante colloquio con Palmiro Togliatti, “non vedevano bene questa relazione”. Anche i socialisti in epoca frontista imitavano i comunisti e s’impicciavano delle relazioni private. Mi hanno raccontato di una delegazione inviata ad un dirigente per renderlo edotto che sua moglie lo tradiva. Erano però scene da anni cinquanta o sessanta. Read the full story »

11 Ottobre 2024 No Comments 94 views