Del Bue: Associazione Loris Fortuna
Mauro Del Bue, della segreteria nazionale del Partito socialista, ha inviato una lettera aperta a tutti i parlamentari che hanno militato nel vecchio Psi, nonché agli uomini di cultura, agli scienziati di derivazione socialista, perchè, la di là e al di sopra delle collocazioni politiche, possano insieme aderire ad un’Associazione intestata a Loris Fortuna, per difendere i valori di cui il vecchio Psi è stato portatore originale sui temi della laicità, a cominciare dalle battaglie parlamentari che si annunciano particolarmente difficili per i laici sui temi del testamento biologico.
Cari amici e compagni,
se il vecchio Psi è finito, e se dal suo seno si è messa in movimento una diaspora in diverse direzioni, tutte legittime, è vero che i valori di cui è stato artefice il vecchio Psi restano oggi più attuali che mai. La fine dei partiti identitari, conseguenza piuttosto discutibile della fine delle contrapposizioni ideologiche, ha creato contenitori vuoti di valori e divisi sulle questioni essenziali che attengono la vita e la morte degli esseri umani. Il vecchio Psi ha saputo essere unito e solidale nella più intransigente difesa dell’etica laica, ha mostrato, senza mai scadere nell’anticlericalismo ottocentesco, la sua volontà di scindere le questioni attinenti le collaborazioni di governo dalle convinzioni sul tema della laicità. E attraverso una figura limpida come Loris Fortuna è stato protagonista delle battaglie vinte sui temi del divorzio e dell’aborto, mettendo questi temi al primo posto nella sua agenda politica, al contrario del Pci, che li ha sempre considerati secondari. Mi chiedo perché oggi tutti i socialisti di qualsiasi tendenza e ovunque collocati non possano ritornare uniti su questi temi, scindendo, come fece il vecchio Psi, le opinioni sulle collocazioni politiche dalle battaglie sui temi delle convinzioni etiche. Sarebbe assai utile su questi argomenti riprendere un discorso insieme. Sarebbe utile perché la cultura laica non ha oggi eguali interpreti del Psi degli ani passati, perchè queste battaglie possono essere vinte con la comune adesione ai principi nostri tradizionali, perchè così si può rendere un nobile contributo ai diritti civili nell’Italia moderna. Perché non fondare allora tutti insieme proprio nel nome di Loris Fortuna un’associazione di parlamentari, ex parlamentari, dirigenti politici, scienziati e uomini di cultura, che potrebbero insieme sviluppare un’efficace azione nelle istituzioni e nella società? Sarebbe assai utile una tua risposta al riguardo. Grazie per la tua attenzione.
Lettera aperta
Caro Mauro, quando sulla scena politica comparve la Rosa Nel Pugno trovai in essa le ragioni per continuare il mio impegno politico sul territorio, dopo che lo spazio dal 1996 da radicale non berlusconiano non mi era stato più concesso. E pensai proprio dando vita ad un Associazione, l’Associazione Loris Fortuna, di poter fare un percorso limpido, non influenzato dalle dispute dei vertici romani. L’Associazione per la Rosa Nel Pugno offrì poi un più vasto riferimento per noi dell’ Associazione Loris Fortuna del Lazio. In pochi mesi tutto cambiò e a dicembre 2006 mentre l’Associazione Loris Fortuna incominciava sul territorio ad operare con successo, fu per me evidente che lo spazio che volevamo non poteva prescindere da Pannella e Boselli. Ho continuato a far politica e continuo, all’interno di questo PS con i suoi limiti. Nulla toglie che sia importante che si discuta sul Socialismo tra compagni che militano in formazioni diverse, ma la politica è altro. Mi pare, per come tu stia proponendo la questione non si tratterebbe di ritornare all’idea che stava dietro l’Associazione Fortuna che contribuii a fondare nel 2006 a supporto della RnP, ma qualcosa di più largo, troppo largo, al punto di rinunciare al tratto identitario che dobbiamo invece orgogliosamente rivendicare. Sono disponibile comunque al confronto !
Leave your response!