La Roccella vuol decidere della mia vita
Tutti adesso vogliono il testamento biologico. Ma attenzione. Molti dell’attuale maggioranza vogliono un testamento che non dia la possibilità che si verifichi un nuovo caso Englaro. E cioè che una Cassazione sentenzi che si può staccare il sondino. Costoro, più che un testamento biologico, vogliono una negazione biologica. Il succo sta tutto qui. Roccella e altri neointegralisti pretendono una legge che impedisca la sospensione, anche se il paziente la dovesse negare per iscritto, della alimentazione e della idratazione artificiali. Anche se per alimentare e per idratare artificialmente, come dice il professor Ignazio Marino, è necessaria un’operazione chirurgica. In sostanza Roccella e compagni pretendono di inserirsi nella nostra pancia. E di metterci il tubo del loro integralismo. Anche se noi rifiutiamo la vita artificiale, loro la impongono perchè lo stato non può sancire, a loro giudizio, il diritto di morire. Strana storia questa. Ma lo stato non può neanche sancire l’obbligo di vivere. Per loro sì, perchè negano il diritto all’autodeterminazione della persona. Perchè la vita non ci appartiene. ma appartiene a Dio. Una visione teocratica della democrazia italiana, come si evince dal fatto che al grido di dolore di un’ammalata in Abruzzo, che chiede una morte degna, risponda il vescovo di Sulmona. Forse non è male l’idea di un referendm anche su questa materia, come propongono Luca e Francesco Cavalli Sforza. Come sul divorzio e sull’aborto l’Italia è molto più avanti dei suoi governanti.
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