Comunicato immediato del Comitato per la democrazia: subito forme di protesta clamorose
Il Comitato per la democrazia, alla luce della notizia diffusa secondo la quale sarebbe stato sancito un accordo tra Pd e Pdl per riformare la legge elettorale delle Europee, introducendo uno sbarramento al 4%, manifesta stupore e sconcerto. Il fatto che a tre mesi dall’inizio della campagna elettorale, quando già le forze politiche hanno cominciato la raccolta delle firme per la presentazione delle liste, così come previsto dall’attuale normativa, prenda corpo la tentazione di por mano a rivedere sostanzialmente la legge elettorale, non può che suscitare forte preoccupazione e ferma protesta. Piegare la legge elettorale all’interesse dei due partiti maggiori e soprattutto alla necessità del Pd di porre un freno alla caduta di consenso registrata nel Paese, altro non è che attentare alle regole di una civile convivenza democratica nel rispetto delle idee e delle posizioni di tutti. Uno sbarramento elettorale al 4%, che è il doppio rispetto a quello previsto per le liste apparentate alle elezioni politiche, non ha ragione di essere nel contesto europeo, dove le singole identità vanno a rappresentare storie e tradizioni politiche e non a formare un esecutivo, e non sono perciò passibili nemmeno delle assurde critiche rivolte durante la recente campagna elettorale, di “voto inutile” ai fini degli equilibri di governo. Qualora la notizia del tentativo di un colpo di mano dell’ultima ora sulla legge elettorale fosse confermata il Comitato per la democrazia annuncia fin d’ora che penserà a produrre forme di protesta e azioni politiche clamorose.
Mauro Del Bue (Partito socialista)
Franco Russo (Rifondazione comunista)
Clemente Mastella (Udeur)
Carlo Leoni (Sinistra democratica)
Paola Balducci (Verdi)
Mimmo Magistro (Psdi)
Stefano De Luca (Pli)
Pino Quartana (Partito d’azione)
Nicola Cariglia (Comitato dei 101)
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