I liberali si organizzano nel Pdl, gli ex socialisti no
Dal convegno dei Riformatori liberali, promosso da Benedetto Della Vedova e cui ha partecipato, tra gli altri, anche l’ex ministro Martino, è uscita una linea di sfida al settore statalista e clericale del Pdl. Delle Vedova, già da tempo, aveva assunto sul “caso Englaro” e sul testamento biologico una posizione critica rispetto a quella del governo e della maggioranza. Martino ha accentuato la critica e ha parlato addirittura di linea “nazi-sulutista”, attaccando anche il ministro Tremonti per le sue nuove teorie anti-mercatiste. Non risulta che, oltre a qualche convegno sui fasti del passato (da Craxi a Turati), nessun convegno politico sia stato mai promosso dagli ex socialisti e nessuna critica sia stata mai avanzata da loro, con la sola eccezione di Ferruccio Saro, neppure sul tema delle libertà e dei diritti, che dovrebbe costituire argomento irrinunciabile per chi crede ancora alla validità dell’esperienza del Psi. Insomma, tra la posizione di chi propone l’idea dello stato sociale, ma nega la laicità dello stato, e quella di chi sbandiera il liberismo, ma anche i diritti dei cittadini, manca proprio la posizione tipica dei socialisti, favorevoli allo stato sociale e alle libertà. Ma forse questa tendenza la si può propugnare solo fuori dal Pdl ed è questo il motivo del silenzio, assolutamente comprensibile, dei nostri ex.
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