Bocciato il Lodo Alfano. Bossi invoca i Galli e non…Pecorella
Bocciato pochi minuti fa il Lodo Alfano, che dichiarava la non sottoposizione ai processi da parte del presidente della Repubblica, peraltro anche prima tutelato, se non nel caso di attentato alla Costituzione, del presidente del Consiglio, dei presidenti delle due Camere. La Corte costituzione ha emesso una sentenza di incostituzionalità, com’era prevedibile. E adesso si complica il quadro poltico. Dinnanzi a Berlusconi due possibilità: o andare avanti come se nulla fosse avvenuto affrontando i processi quando sarà il momento (con la possibilità, però, di essere condannato penalmente) o sciogliere fra qualche tempo, ma non troppo, le Camere per affrontare una nuova consultazione elettorale capace di rilegittimarlo anche come soggetto sotto processo, o addiruttura già condannato. Difficile dire quale strada verrà scelta. Si scarta invece, da più parti, la strada di un nuovo governo istituzionale o tecnico, per il quale non esiste al momento alcuna maggioranza. A mio giudizio, avendo Berlusconi vinto le elezioni, egli ha il diritto di rimanere al suo posto anche dopo un’eventuale condanna e fino alle prossime elezioni e solo una sua diversa decisione dovrebbe far maturare l’ipotesi di un nuovo esecutivo. Il centro sinistra italiano deve vincere con un programma e un leader, non grazie alla magistratura. Pittoresco Bossi che invoca una rivolta popolare, dei suoi Galli. Spaventato Pecorella che modera i toni.
Leave your response!