Ad Enia la doccia in compagnia…
Non mi sono mai piaciuti i guardoni, si tratti della vita spericolata del presidente del Consiglio o di quella così chiacchierata del nostro amministatore delegato di Enia. Ma dopo l’attacco a tutto tondo della segretaria della Uilcem Stefania Bianco, che sottolineava gli eccessi di benefit dell’Ad, tra quali una doccia con idromassaggio appositamente fatta costruire nel suo ufficio di Parma, non posso passare sotto silenzio la risposta dell’azienda. Essa nega l’esistenza dell’idromassaggio, ma non quella della doccia che sarebbe a disposizione della presidenza (dunque anche del settantenne Allodi) e della direzione. Dunque un doccia collettiva, che in epoca di crisi (Enia è l’azienda che distribuisce e fa pagare l’acqua) potrebbe anche essere una buona soluzione. Magari con prenotazione preventiva. Il presidente Allodi la può usare solo al lunedì. I membri della direzione solo al pomeriggio, l’Ad negli altri spazi liberi. Altrimenti il rischio è quello della doccia in compagnia. “Signor presidente, mi allunghi l’asciugamano, e lei, signor Ad, mi allunghi il sapone e lo shampo”. Solo che una doccia in compagnia ad Enia è anche un controsenso. Se fosse un’indicazione per tutti i cittadini l’azienda ci rimetterebbe anche. Quando si dice il disinteresse…
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