Una risposta inesatta
Può capitare di sbagliare una risposta in un’intervista. E’ quanto è capitato al nuovo assessore alla sanità, l’amico e compagno Carlo Lusenti, ottima scelta del presidente Errani. Conosco da anni Carlo e lo stimo sia come medico, sia come sindacalista e aggiungo che mi è stato amico anche nei momenti in cui la mia persona non era certamente al centro della politica reggiana. Di lui non posso che parlare bene, dunque. Ma sono rimasto stupito da una risposta a una domanda del giornalista del Carlino Paolo Patria nell’intervista pubblicata ieri: “Dicono che lei sia stato socialista” (oddio che domanda, come fosse un reato, e non una virtù, sarebbe stato ben peggio sentirsi domandare “Dicono che lei sia stato comunista”, no?). E la risposta è stata: “Inesatto, forse mi si scambia con mio padre”. Il padre di Carlo è Giorgio, avvocato reggiano e per anni dirigente e anche consigliere comunale del Psdi e prima del Psu, poi nominato dal Psi al Coreco. Perchè inesatto? Non vorrei che, mentre nel Pdl l’essere stato socialista è ritenuta una virtù (Cicchitto, Buonaiuti, Caldoro, Barani, Stefania Craxi, Sacconi, Brunetta, ma anche Tremonti e Frattini, non la ritengono una notizia inesatta), nel Pd venga ritenuta una macchia, addirittura da emendare negandola. Se il vecchio popolo socialista sceglie ancora Berlusconi non è poi così casuale…
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