Risposta a Stefano Landi: “Come faremo il Pala e altro”
Rispondo volentieri alle sollecitazioni del presidente della Pallacanestro Reggiana Stefano Landi, contenute nell’intervista pubblicata ieri dal Carlino, e firmata Daniele Barilli 1) Ho incontrato Landi poco dopo la mia nomina ad assessore, su mia iniziativa, e gli ho illustrato l’iter per arrivare alla soluzione dell’annoso problema del palasport. E’ inutile, dopo sei mesi, esprimere sentimenti di amarezza, quando i tempi previsti per definire la realizzabilità dell’opera erano di circa un anno e mezzo (ormai di un anno, dunque). Cioè legati all’introduzione nel Poc (Piano operativo comunale ) dell’area della società “Aurora”, collocata sul fronte dell’Alta velocità. La Giunta ha già preso atto, con apposita delibera, della proposta e ha incaricato gli uffici tecnici di approfondirla e di verificare l’esistenza del pubblico interesse. Dopodichè si procederà all’accordo di programma. C’è una via più veloce e altrettanto conveniente (la proposta prevede la edificazione di un palasport di 5.500-6mila posti e dal costo di 15milioni di euro pressochè a costo zero per il Comune)? Sto seguendo con molta attenzione l’approvazione della nuova legge sugli stadi e i palazzi dello sport (nella scorsa legislatura sono stato il solo presentatore di una proposta di legge alla Camera sull’argomento). Credo che la nuova legge, con l’emendamento che dovrebbe essere approvato entro i primi di maggio, potrebbe aprire nuovi scenari. Sono assai interessato a discuterne, naturalmente innanzitutto con Landi, al quale chiedo di avere fiducia nella mia volontà di realizzare davvero il palasport, visto che ho personalmente collegato il raggiungimento di questo obiettivo alla validità stessa del mio mandato amministrativo. 2) Nel frattempo ho presentato il progetto, che è già finanziato, per elevare la capienza del vecchio palazzo di via Guasco al minimo richiesto dalla legge per disputare il campionato maggiore. Oggi il pala Bigi ha una capacità di 3.500 posti, ma di soli 3.280 a sedere. Poichè il minino richiesto è di 3.500 posti tutti a sedere, abbiamo già approvato il progetto e finanziato l’opera e il prossimo campionato, qualora la Trekwalder, della quale sono tifoso, come Landi sa, dovesse raggiungere la promozione, siamo in grado di garantire il rispetto pieno della norma e la disputa del campionato a Reggio. 3) Mi stupisco dell’affermazione riferita alla palestra di via Cassala, al progetto della quale saremmo reticenti. Proprio nella giornata di ieri ho incontrato l’ad Della Salda e in presenza del presidente della Fondazione Arati e del direttore Savino, abbiamo individuato un punto di intesa per realizzare il proposito della Pallacanestro Reggiana, che corrisponde anche all’interesse del Comune. Non penso che quel “facciamo fatica ad avere risposte” sia stato pronunciato proprio nella giornata nella quale ci sono state invece “tutte le risposte” con piena soddisfazione di tutti gli interlocutori.
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