Settimana decisiva per la Reggiana
In settimana si farà la nuova società granata. Mi sono occupato in queste settimane del futuro della Reggiana, in accordo con il sindaco Delrio e in stretto contatto con Alessandro Barilli. Devo asicurare tutti i tifosi reggiani che non deve esistere la minima preoccupazione di un revival del 2005. E questo per due motivi: perchè la Reggiana non ha certo i debiti di allora, una vera montagna, che s’era addirittura misteriosamente ingigantita nonostante le decine di milioni di euro introitate dalla vendita dei diritti di superficie delle aree dei cosiddetti Petali di Reggio, che avrebbero dovuto invece sanare il debito societario. Ma il rischio del 2005 non esiste anche perchè gli interlocutori di oggi non sono quelli di allora. Oggi abbiamo a che fare con la cooperazione reggiana, cioè con la forza economica di gran lunga prevalente nella provincia di Reggio, strettamente legata alla sua storia culturale, economica, politica e anche sportiva. Non si tratta di una associazione che può permettersi il lusso di “levare le tende” e d’altronde il modo col quale essa si è comparata lo testimonia autorevolmente. In settimana si svolgeranno gli incontri decisivi per la nuova società. Si era pensato a un tavolo che si reggesse su tre piedi. Uno cooperativo, uno privato, coordinato da Barilli, e uno esterno, proveniente da fuori Reggio. Credo che si partirà coi primi due e che la cooperazione potrà scegliere tra la partecipazione diretta alla nuova società e la semplice sponsorizzazione. Il gruppo Barilli potrà aumentare i suoi aderenti e in questi giorni si stanno svolgendo incontri per sondare nuove autorevoli disponibilità. Barilli, nel contempo, ha elaborato un piano che prevede anche l’acquisizione dello stadio da parte della nuova società. Per darle certezza di futuro e anche possibili nuovi introiti.
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