Ciao Franco
Se n’è andato Franco Rinaldini, socialista, e per anni vice presidente del Parco Pertini di Cavriago. Era un uomo buono, gentile, disponibile, generoso. Era un artigiano intraprendente e che aveva avuto successo nella sua professione di orefice. Aveva una casa ad Andalo, sulle Dolomiti, appassionato di sci e di camminate nei boschi che affrontava sempre con quel silenzio che sa tenerti compagnia. E sapeva tacere e lavorare, senza lamentarsi. Per me era un amico, perchè sapeva sostenermi senza neanche dirmelo. Caso quasi unico, perchè animato da un originale senso di pudore dei sentimenti. E lo faceva con convinzione e altruismo. Alla festa di Cavriago lo vedevi sempre attivo, spesso servendo a tavola col grembiule addosso, come fosse un inserviente qualsiasi. Amava la famiglia e il lavoro, sua moglie Mariella, sua figlia Marzia, i suoi nipotini Argentina e Massimiliano, suo genero Edward. E quel suo prefabbciato in legno dietro casa sua, in via Magnanini, dove si rintanava per gran parte della sua giornata alle prese con martelli, chiodi, biciclette e scatole e quant’altro riusciva sempre a costruire e a riparare. Se n’è andato dopo un periodo di sofferenza. Col sorriso buono sulle labbra, quasi a volersi far perdonare per aver recato disturbo. Era anche mio cognato. Ma questo non conta…
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