Ieri c’era Catone il censore, adesso c’è Catone da Pescara
Un tempo, eravamo nell’antica Roma, i Catoni famosi erano due: Catone il Censore e Catone l’Uticense. Hanno fatto la storia col loro coraggio e le loro virtù. Adesso, nella nuova Roma della cosiddetta seconda Repubblica, pare che la sorte del governo sia affidata a un nuovo Catone: Giampiero da Pescara, già democristiano, poi Udc e ancora Dc di Rotondi e adesso Futuro e libertà, ma subito dissidente. E’ anche simpatico, e tutt’altro che stupido. L’ho conosciuto bene. Ma è incostante. Non riesce per natura a stare fermo. Pensare che il governo sia nelle sue mani mi fa venire i brividi. “Mani bucate”, direbbe Sergio Endrigo.
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