Berlusconeide
Non riesco a farmelo diventare antipatico. Ne dice e ne fa di tutti i colori e sorride sempre. Eppure secondo i canoni di quella che per me resta la politica e non l’avanspettacolo, c’è da rimanere allibiti. Lasciamo perdere la mano baciata e poi bombardata. Sempre col sorriso sulle labbra. Perchè anche i bombardamenti per lui sono affettuosi. Ma dire in televisione: “Escludo nella maniera più categorica bombardamenti. Colpiremo solo obiettivi militari limitati”, è davvero da stropiccirsi gli occhi. Colpiremo con cosa? Con cerbottane? Poi l’accordo con la Lega dove si parla di guerra a tempo, ma anche di soldi e di immigrati e della legge sul reato di immigrazione, appena bocciata. Una frittata unica e indigeribile. Un coacervo di folli dichiarazioni per tenere insieme chi vuole e chi contesta la guerra, che ha fatto ridere questa volta anche i nostri partners. Certo sentire in tivù il sindaco leghista di Verona che afferma: “Se lo si lasciava fare Gheddafi sistemava tutto in due settimane” fa davvero venire i brividi. E anche il voltastomaco. Poi i sottosegretari. Anzi la prima infornata, perchè ne arriverà una seconda e chi lo sa anche una terza. Le promesse sono state tante. La Melchiorre è anche belloccia alquanto. Meno la Silipigni che può accontentarsi di altro. E Catone ci mancava. Prima Dc di Rotondi poi Pdl, poi Fli e adesso Responsabile nel giro di pochi mesi. E con lui Rosso che è passato dal Pdl a Fli e ancora al Pdl e adesso viene giustamente retribuito per questo viaggio produttivo di andata e ritorno. Un dramma invece la notizia dell’assenza di Pionati. Ha tremato la borsa. Ma è stato subito rassicurato. Se non sei sottosegretario oggi lo sarai domani. Tanto prima di raggungere il numero di Prodi c’è tempo e spazio per altri trenta. D’altronde i responsabili vanno giustamente responsabilizzati, no?
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