Da Berlusconi a Celentano
Prima c’era lui, il vate sorridente e suadente, accattivante. Un cantante. Adesso c’è lui, un molleggiato semi analfabeta, che quando parla in tivù non si capisce mai bene cosa voglia dire, tanto che è l’unico al mondo che viene apprezzato per le sue pause. Un cantante. in mezzo un urlatore da dargli due tavor alla volta. Suda, si agita, offende tutti. Un comico. E il povero Bersani che per farsi apprezzare deve diventare Crozza. Meno male che Di Pietro dice che non sarà come prima. Diventerà un altro. Un vecchio andreottiano? L’unico che mi senbra continui a ragionare è Casini. Eccezione che va incoraggiata.
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