La manovra Bibì è uno scandalo
Avevo sospeso il giudizio sulla manovra di Tremonti, perchè vi avevo trovato anche alcuni spunti interessanti. In primis questa idea di far pagare la crisi innanzitutto ai ricchi. E’ vero che non tutti quelli che denunciano di più sono quelli che guadagnano di più, vista la situazione di evasione fiscale del nostro paese. Era forse meglio una patrimoniale sui beni che non una tassazione sui redditi, d’accordo. Ma è anche vero che se uno dichiara 1 milione di euro certo non ne guadagna di meno. La manovra Bibì (cioè Berlusconi-Bossi) ha tolto questo principio e ne ha immesso un altro. La manovra la devono pagare non i ricchi ma i poveri. Infatti la tassa di solidarietà è rimasta solo per i dipendenti pubblici, oltre che per i parlamentari e per gli sportivi, per ragioni di puro populismo. Cioè per l’unica categoria che certo le tasse le paga fino all’ultimo centesimo e che guadagna meno di tutte le altre categorie. Secondo l’accordo Berlusconi-Bossi la crisi la devono dunque pagare più coloro che prendono 1mille euro al mese dei grandi banchieri, imprenditori, finanzieri. Uno scandalo. E allora è giusto che anche la Uil e la Cisl protestino e mettano in moto le giuste lotte e mobilitazioni. Così come la questione del riscatto a fini pensionistici della laurea e del servizio militare. Coloro che hanno già riscattato l’uno e-o l’altra che fanno adesso? Vengono risarciti o devono considerare il riscatto come una tassa elargita allo stato? E che dire della eliminazione delle provincie e dei piccoli comuni affidata ora a leggi che non si sa (come la diminuzione dei parlamentari) nè quando nè come dovranno assere approvate? Che ingiustizia. Che questo sia davvero e solo un cattivo governo di destra?
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