L’assessore in tre pezzi (Il Giornale di Reggio, 30 ottobre 2011)
Prima Reggiana-Pisa
Noi andiamo allo stadio come i fedeli vanno alla santa messa. Perchè è un dovere. Raramente quest’anno è stato anche un piacere. Le notturne sono, chissà perché, sempre a noi avverse (ricordo un Napoli-Reggiana, poi un Reggiana-Pisa, ancora un Reggiana-Bassano, una Spal-Reggiana e quest’anno un Reggiana-Pro Vercelli). E nel derby coi mezzi cugini carpigiani abbiamo subito un’umiliazione. La Reggiana è quella di Foggia o quella col Carpi? Al Pisa l’ardua risposta. Con un commento mio. A Foggia la squadra ha giocato bene perchè è passata in vantaggio e si è difesa potendo ripartire, col Carpi (ed è avvenuto altre volte) è passata in svantaggio e ha dovuto scoprirsi per recuperare e ha fatto fatica. Domanda. Ma dopo il pareggio non era il caso di tirare i remi in barca anzichè scoprirci ancora? Questo è il limite grave di questa squadra. Non sa chi è. Pensa di essere da vertice e invece è da mezza classifica. E così rischi, per via della presunzione, di arrivare ancora più in basso. Pericolosamente.
Poi tutti da Tallarita
Chi invece sa chi è, e cioè un fenomeno, è l’ingegnere Antonio Tallarita, siciliano d’origine, reggiano d’adozione, dirigente della Lombardini motori. Sposato con una donna che lo accetta, lo sostiene e gli fa da manager. Dopo avere vinto la Torino-Roma (740 chilometri di corsa) adesso si appresta a battere il primato dei 1.000 chilometri in sette giorni (100 al giorno) al circuito Cimurri. Appuntamento a domani sera, allora, dalle 19 e alle 20 per accogliere questo formidabile atleta, figlio nostro, che per dieci giorni col suo procedere smilzo, curvilineo su gambe pelose e nerborute, gira come una trottola al circuito dedicato al grande sportivo reggiano. Coi Cooperatori ciclisti (la loro sede è stata lì edificata e inaugurata da pochi mesi) a fargli da chiocciola, il pres. Valentino Jotti in primis. E con un gruppo di fedeli che lo ha seguito a tratti, compresa una donna che ha battuto il record di corsa con la palla (ha palleggiato decine di migliaia di volte al giorno correndo e parlando da sola) e con un ex militare che ha corso una maratona al giorno così per sentirsi un po’ su, e un’altra donnina che invece ne ha fatti cento il primo giorno e poi solo 42 gli altri giorni perchè era un po’ stanchina. E magari con dietro uno che pensava di essere Gesù e un altro che aspettava da Tallarita un messaggio salvifico come in Forrest Gump….
Da Barilli a Iaquinta?
Lui, dico Barilli, mi dice che è una bufala. Ma anche se ci fosse una qualche parvenza di verità credo che non me lo confesserebbe. A ragione. Però stè trattative che iniziano sui giornali e non con i diretti interessati, mi puzzano alquanto. E poi anche la storia dello stadio. Ma se un signore è interessato allo stadio venga da me e dal curatore fallimentare. Ma si sa di cosa si sta parlando? Ho il dubbio che sia l’ennesima inutile boutade. Ha fatto bene il Giornale a darle spazio. Ma dal dire al fare c’è di mezzo… il denaro. E non è poco. Specie di questi tempi.
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