Dove va Stefania?
Abbiamo preso atto, non senza soddisfazione, della decisione di Stefania Craxi di abbandonare il Pdl e di iscriversi al gruppo misto della Camera. Ciò testimonia, se mai ce ne fosse stato bisogno, l’impossibilità, per un socialista o liberalsocialista, di restare in un partito popolare europeo e per di più ancora berlusconizzato. Resta ancora tuttavia piuttosto indecifrabile capire l’approdo di Stefania che ha davanti a sè due sole possibilità. O far emergere, al di là delle pur comprensibili differenze di tattica e di alleanze politiche, la sua identità socialista e aderire al Psi, l’unico partito dei socialisti italiani ed europei, o trovare ospitalità da altre formazioni che provengono da altre tradizioni e che mostrano diversi caratteri ideali e politici. Non possiamo che attendere le sue decisioni, come quelle di altri esponenti in uscita dal Pdl, con attenzione e disponibilità al dialogo. Sapendo che la storia, soprattutto familiare, di Stefania Craxi non è certo quella del “compagno Fini”.
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