Ricordo di Ponzo
Povero Ponzo, un giocatore generoso, un vero motorino. Sembra un contrappasso dantesco. Proprio lui è morto di corsa. É morto per la troppa corsa, in una maratona al gelo di un marzo rigidissimo. Lo ricordo in due fasi. La prima quando arrivò alla Reggiana di Dal Cin ancora giovane. Giocava terzino, uomo di fascia. Non sembrava destinato a grandi palcoscenici. Invece col Modena raggiunse la serie A e vi giocò un paio di campionati. La generosità può fare miracoli. Tornò a Reggio dopo un’esperienza nello Spezia. Era maturato e contribuì alla promozione della Reggiana in serie C1, poi ai play off per la B dell’anno dopo. Sembra incredibile che un uomo forte e ancor giovane, di appena 41 anni, allenato a tutte le fatiche, possa morire così. Schiantandosi d’incanto. Alla sua famiglia e anche alla Reggiana calcio, dove Paolino Ponzo ha lasciato un ricordo così intenso, porgo le mie condoglianze personali e quelle del Comune di Reggio Emilia.
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