L’avventura
Inizia oggi una nuova avventura. E siccome non sono giovane rivendico il fatto di affrontarla ancora con grande entusiasmo. Si tratta di assumere appieno la direzione sia politica che editoriale dell’Avanti. Non è cosa da poco. L’Avanti è un giornale che uscì la prima volta il giorno di Natale del 1896, come strumento di lotta dei socialisti italiani, nati quattro anni prima a Genova in un partito che si chiamava Partito dei lavoratori. Conobbe alterne vicende. Fu diretto da Bissolati, ma anche da Mussolini, da Nenni, da Pertini e da Lombardi, da Bettino Craxi. Noi ne rivendichiamo l’eredità sia pure nella dimensione online. Chissà, forse l’avrebbero scelta anche nel 1896 i nostri nonni, se mai fosse esistita allora. È in fondo la più agile, moderna, economica. Non ci sentiamo dunque eredi di serie B. Anzi. E non ci pesa troppo il fatto che in Italia il partito socialista sia stato ridotto al lumicino da un sistema politico postidentitario e oggi in profonda crisi di credibilità. Anzi, questo ci sprona a dare il meglio di noi. Faremo dell’Avanti uno strumento di lotta politica a cominciare dai referendum dei quali intendiamo diventare organo di informazione, di sensibilizzazione e di mobilitazione. Daremo ampio spazio all’azione dei nostri sette parlamentari, alle loro proposte di legge, ai loro interventi in commissione e in aula.
Introduciamo tre nuove rubriche fisse, la prima dedicata al territorio, perché l’Avanti deve diventare il giornale sul quale possano scrivere tutti i socialisti, dando notizie ed esprimendo opinioni da Aosta a Trapani. Poi viene da oggi pubblicata la rubrica Giovani, perché intendiamo fare della questione giovanile un nostro caposaldo e infine quella riferita allo sport, non per dare risultati e classifiche, ma per affrontare temi della politica sportiva che appaiono di enorme interesse.
Intendiamo col tempo costruire una rete Avanti, che sia radicata in tutte le regioni italiane, non una organizzazione parallela al partito, ma una nuova flessibile, aperta struttura di corrispondenti, collaboratori, addetti alla raccolta pubblicitaria, che possa diventare anche sede di confronti e dibattiti culturali e politici.
Infine stiamo predisponendo una nuova versione grafica del giornale, che tra qualche giorno presenteremo. Non mi resta che cominciare il lavoro con Carlo, Roberto, Silvia, Laura. A loro un ringraziamento preventivo. Penso che saremo un gruppo affiatato. L’avventura ha inizio.
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