Le colpe dei figli ricadono su mamma?
Diciamo la verità, questa storia del figlio della Cancellieri, che noi abbiamo difeso per il suo gesto umanitario nei confronti di Giulia Ligresti, è quanto meno da chiarire. Anche perché qui di umano non c’è proprio nulla. Arrivare in un’azienda, come ha fatto Piergiorgio Peluso, e dopo un anno e mezzo farsi liquidare con cinque milioni e mezzo di euro, è proprio fuori da ogni logica. Non dubitiamo che mamma Cancellieri non abbia avuto alcun ruolo nella così esosa pretesa. Ma che tra famiglia Ligresti e famiglia Cancellieri trascorresse buon sangue è certo. Anche se dalle intercettazioni dei Ligresti, anche queste finite sui giornali, ma ormai ci siamo purtroppo abituati, sembra che il consiglio di amministrazione della Fonsai abbia deliberato contro il suo parere. E infatti spuntano frasi e allusioni tutt’altro che casuali. A tal punto che l’accusa di Peluso ai Ligresti era quella di costare troppo, addirittura 100 milioni, tra spese varie, all’azienda, e quella dei Ligresti a Peluso era quella di voler svalutare l’azienda e volerla offrire a zero euro ad altri. Alla fine le dimissioni e la buonuscita di cinque milioni e mezzo. Dunque pare che i rapporti tra le due famiglie non fosse assolutamente idilliaco. Anzi. Resta il fatto del gesto della Cancellieri verso Giulia Ligresti. L’avrebbe fatto anche per altri? Lei lo sostiene. Certo se si fosse chiamata Rossi o Bianchi i giornali non ne avrebbero parlato. E non è neanche giusto che per il sol fatto di chiamarsi Ligresti Giulia dovesse crepare in carcere. Di manettari e carcerieri ne abbiamo le scatole piene. Restano i necessari chiarimenti che adesso il ministro dovrà dare alle Camere. È vero che le colpe, o in questo caso i soldi, dei figli non ricadono sui genitori. Ma è anche vero che una mamma così importante non può diventare così distratta.
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