Civati e bistrattati
Ma si dai, ancora una volta è lui il più deluso. Pensava davvero di presentare una mozione contro la Cancellieri e che gliela lasciassero fare. Oltretutto aveva avuto un sì da Renzi e un mezzo sì anche da Cuperlo. Civati è giovane e intelligente, ma non avvezzo alle logiche della democrazia. Lui sta in un partito che sta in un governo che lui non voleva. E si sente all’opposizione. Crede davvero che il Pd sia un partito anarchico dove ognuno può fare quel che vuole. Col precedente del voto sul presidente della Repubblica non ha tutti i torti. Quando Letta gli ha fatto presente il suo sillogismo (io sono presidente del Consiglio, la Cancellieri è un mio ministro, chi vota contro la Cancellieri vota contro di me) si è davvero stupito. E pare abbia confessato con gli occhi fuori dalla testa: “Ma sono finito in un partito normale?”. Ha osservato Scalfarotto e si è subito tranquillizzato…
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