Con Renzi Europa e laicità?
A ben vedere il segretario incoronato del Pd Matteo Renzi intende innovare davvero il percorso politico del Pd. Lo aveva anticipato e adesso pare proprio intenzionato a farlo. Con lui alla guida il Pd sarà parte del Partito socialista europeo. Abbastanza singolare il fatto che quando al vertice del Pd c’erano ex diessini (Veltroni, Bersani) così non fosse. Di questa scelta non potremmo che rallegrarci. Anzi dovremmo considerarla anche una nostra vittoria, visto che a quest’approdo noi abbiamo stimolato il Pd, e lo abbiamo criticato per l’ambiguità proprio su questo punto già al momento della sua nascita. Come se ciò non bastasse, per accentuare ancor più la sua nuova identità, il Pd di Renzi, il nuovo Pd, come con una certa forse di enfasi adesso lo definiscono i nuovi dirigenti, propone che venga subito approvata la legge sulle coppie di fatto. A ben vedere fu proprio questa la legge, allora definita Dico, che mandò in fibrillazione il governo Prodi e lo stesso Pd al tempi del governo dell’Unione coi ministri Bindi e Pollastrini finiti in minoranza. Anche di questo non possiamo che rallegrarci perché la seconda obiezione, dopo la mancata collocazione europea, che noi lanciammo al Pd, già al momento del suo battesimo, riguardava proprio la laicità. Si approvi, dunque, e presto, la legge sulle coppie di fatto, giacché solo l’Italia in tutta Europa ne è priva. Noi socialisti siamo favorevoli ai matrimoni gay, come i socialisti spagnoli e francesi e come i conservatori inglesi, ma anche una legge sule unioni civili la considereremmo un passo in avanti rispetto al vuoto legislativo attuale. Resta una preoccupazione. E cioè che tutto questo serva solo a tenere alta la tensione col governo e in particolare con la componente alfaniana, che sui diritti civili è certamente condizionata dalle posizioni integraliste di Formigoni, Giovanardi e purtroppo anche del nostro ex Sacconi. Che più che puntare alla nuove legge sulle coppie di fatto si punti dunque semplicemente a logorare la maggioranza. Ne è una prova il confronto acceso tra Renzi e Alfano in occasione della presentazione dell’ennesimo volume natalizio di Bruno Vespa. Tra i due ne son volate di grosse, eppure Matteo e Angelino rappresentano i due partiti piu consistenti della maggioranza. Altro che Craxi e De Mita, di novecentesca memoria…
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