Nencini porta a Renzi le nostre proposte sulla giustizia
L’Avanti riporta la volontà del segretario del Psi Nencini di insistere per inserire nel programma di governo anche le questioni riferite ai diritti civili e alla laicità. Cosa piuttosto complicata, penso, non per scarsa sensibilità all’argomento del presidente incaricato, ma per opposta vocazione di diversi esponenti del Nuovo centrodestraarlo naturalmente più di Sacconi, Giovanardi e Formigoni, che non di Cicchitto e forse dello stesso Alfano. Tuttavia le chiavi per aprire questo controverso capitolo sono due. O lasciare piena libertà al Parlamento, come avvenne ai tempi dei governi Dc, Psi e laici (ma allora esisteva una maggioranza laica in Parlamento), oppure inserire almeno le questioni che in altri Paesi i democristiani hanno votato o accettato senza provocare reazioni. Questo vale per le due leggi tedesche sulle unioni civili e sul fine vita. Possibile che i popolari italiani italiani non possano diventare popolari europei?
Resta il tema della giustizia. Oggi Nencini mi ha confermato che la sottoporrà con convinzione all’attenzione di Renzi. Sono anche convinto che Renzi se lo aspetti e tutto sommato lo auspichi. Non tanto per fare un favore a Berlusconi col quale a mio avviso fa bene a mantenere un rapporto non ostile, ma perché anche Renzi credo giudichi quella della giustizia una riforma non più rinviabile. Basterebbe anche in questo settore applicare normative europee. In tutti i Paesi esistono due clausole rifiutate da noi. Una è quella relativa alla separazione della carriere tra magistratura giudicante e inquirente, che l’ex Pds votò in Europa negandola in Italia. La seconda è quella della responsabilità civile del magistrato, per la mancanza della quale siamo stati più volte richiamati dalla Corte europea. Aggiungerei la revisione della custodia cautelare, con principi da applicare meno vaghi e generici di quelli formulati dalla normativa vigente e che consentono spesso abusi inaccettabili. Se i socialisti parteciperanno al governo lo facciano con almeno questi pochi punti chiari e condivisi. Possibile che la sinistra italiana non possa diventare sinistra europea?
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