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La festa dei 95 anni della Reggiana

26 Settembre 2014 2.714 views No CommentStampa questo articolo Stampa questo articolo

Bella festa quella promossa dai club granata e dalla società per ricordare i 95 anni di vita della Reggiana calcio. Bellissima e suggestiva la scenografia. Io stesso mi sono dato da fare, pur non avendo alcun potere amministrativo, per collocare, sull’ampio balcone del Comune, due striscioni granata che hanno troneggiato sulla piazza per tutta la durata della festa. Diverse centinaia i presenti quasi tutti con sciarpe, magliette e bandiere granata. Una notevole dimostrazione di affetto per la squadra della città e anche di educazione, perché non ci sono state contestazioni. Mi hanno affidato il compito di tracciare un breve resoconto della fondazione della Reggiana, che avvenne il 25 settembre del 1919. Fu al caffè Falcelli che si trovarono per unificare il Reggio football club, che si era già unificato con la Juventus Reggio, e l’Aidax, i nuovi dirigenti. Nacque la Associazione Reggiana del calcio. Con primo presidente il conte Giuseppe Cassoli. La sede delle partite fu fissata ai prati del Mirabello e la prima maglia indossata fu quella della Juventus, nera coi bordi bianchi, successivamente cambiata con quella del Reggio, granata con calzoncini blu. La prima partita amichevole fu Reggiana-Spal, che finì tre a tre. Il primo campionato disputato fu quello di promozione, attuale serie C. La Reggiana venne ammessa alla categoria superiore. Dal 1920 il portiere della Reggiana fu Giuseppe Agazzani, detto manoun, nonno dell’attuale presidente granata Alessandro Barilli Nel 1921 arrivò a Reggio un italo-argentino, Felice Romano, che sarà l’unico giocatore a vestire contemporaneamente la maglia granata e quella azzurra della nazionale. La Reggiana venne promossa la prima prima volta nella massima serie nel campionato 1923-24. Per il primo campionato di serie A vennero acquistato due austriaci, Powolny, che resterà anche nel successivo campionato, e Huber, un diciottenne formidabile che lo zio venne a prelevare a Reggio dopo sole tre partite, per paura che gli rompessero le gambe. Retrocessa nel 1926 la Reggiana tornò nella massima serie nell’anno successivo anche grazie a un portiere e allenatore cecoslovacco Vilmos Sisgmond. Retrocessa nel 1929, bisognerà aspettare 64 anni per riassaporare la serie A, raggiunta dalla banda Marchioro nel 1993 e poi riagguantata da quella di Ancelotti nel 1996. Tra cinque anni si celebrerà il centenario. Mi auguro che lo si possa celebrare con la Reggiana in serie A. Sono sogni? Qualcuno non diceva che i sogni aiutano a vivere meglio?

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