Totò, Bartali e Bersani
Quello a cui non andava bene nulla era proprio fiorentino, come il nostro. Si chiamava Gino Bartali. Aveva vinto tre Giri e due Tour, l’ultimo, quello del 1948, dicevano avesse addirittura impedito la rivoluzione dopo l’attentato a Togliatti. A Besançon Ginettaccio aveva umiliato il francese Bobet. Poi, una volta ritiratosi e divenuto anche commentatore televisivo, era solito ripetere: “Gli è tutto sbagliato, tutto da rifare”. Perché Renzi non abbia paragonato Bersani a Bartali, ma a Totò, per la questione dell’ “a prescindere”, è piuttosto comprensibile. Mai equipararlo a un fiorentino. Già esiste il caso Verdini, aggiungere anche il caso Bartali avrebbe rischiato di generare una reazione anche della Casata dei Medici, dopo che quella dei Della Valle è già passata coi ghibellini rivali. Lotti deve averglielo sconsigliato. Anche perché Bartali era un campione, Totò solo un comico. Come Bersani?
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