La Boschi e Di Battista
Maria Elena Boschi ha svolto un intervento appassionato e anche commovente alla Camera in occasione della richiesta delle sue dimissioni avanzata dal Movimento Cinque stelle. Lo ha fatto con toni avvincenti e difendendo la sua onestà e anche quella del padre. Ha richiamato i provvedimenti del governo che certo non hanno evitato gravi conseguenze anche al padre che di quella banca era il vice presidente. Il grillino Di Battista ha svolto un intervento duro e aggressivo, lanciando accuse di ipocrisia al ministro, al governo e alla maggioranza. Ma su un punto non riesco a dargli torto. Ed è stato quando ha lanciato l’accusa dei due pesi e delle due misure. Se fosse capitato alla Polverini, alla Gelmini, ha rilevato il grillino, come si sarebbe comportato il Pd? Sappiamo come ci siamo comportati noi. Con lo stesso identico metro. Anche con Berlusconi, quando si trattava di sancire la sua decadenza Buemi non ha esitato a smarcarsi da una linea che pareva troppo condizionata dall’obiettivo di eliminare politicamente il cavaliere. Poco fa anche Violante lo ha ammesso criticando il suo partito. Non vorrei però che anche tra di noi emergesse la sindrome della doppia linea. E cioè, siccome in passato i comunisti e gli ex comunisti sono stati giustizialisti nei nostri confronti lo dovremmo adesso diventare noi nei loro. Grazie. Ma se c’è una cosa alla quale teniamo è la coerenza.
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