I socialisti propongono un patto tra Parma e Reggio. Tutti al Fuori orario coi sindaci e i presidenti delle due province
I socialisti di Reggio Emilia e di Parma hanno gettato il seme di una nuova collaborazione tra le due province. Senza potere che non sia quello delle idee hanno anticipato tutti invitando i sindaci di Parma Pizzarotti e di Reggio Vecchi, i presidenti delle due province Fritelli e Manghi, i vertici delle associazioni economiche e sindacali, gli enti territoriali, le aziende culturali e di servizio pubblico, naturalmente la stampa e le televisioni, all’appuntamento che si terrà mercoledì 16 marzo con inizio alle 17 e 30 al Fuori Orario di Gattatico, al confine delle due province. Sarà una sorta di stati generali reggian-parmigiani. Si tratta della prima volta e come tutte le prime volte potrà essere anche un inizio. Mai si era pensato di costruire un rapporto di collaborazione tra queste nostre due realtà, che troppo spesso in passato avevano vissuto momenti di conflitto.
Reggio si è sentita storicamente stretta dall’egemonia dei due ducati, quello di Modena e di Parma. Quest’ultima si è posta spesso in alternativa a Bologna vaticinando una nuova regione della quale potersi candidare alla guida. Robe da museo, oggi peraltro anche controproducenti. Nel momento di crisi della credibilità dell’ente regione, alla luce del superamento delle province, il rischio è quello del riflusso verso i vecchi campanili. Bisogna pensare a un’opera comune di pianificazione delle infrastrutture e dei servizi. Reggio non accetta di far parte dell’area vasta o nuova provincia solo con Modena e propone una nuova provincia dell’Emilia Ovest che da Modena arrivi a Piacenza.
Modena non ci sta e la nuova area metropolitana di Bologna prevista dalla legge, secondo gli auspici del sindaco Merola, potrebbe gettare un ponte proprio alle province di Modena a Ferrara. In ogni soluzione il rapporto tra Parma e Reggio Emilia diventa strategico. Pensiamo ala stazione medio padana di Reggio che serve almeno quattro province e all’aeroporto di Parma, pensiamo al Parco dell’Alto Appennino che comprende comuni di entrambe le province, pensiamo alla Cispadana, ma anche alla Tibre, e pensiamo ai due teatri e alle due fiere. Possibile non mettere tutto questo a sistema in una dimensione nuove che lo consenta? I socialisti di Reggio e di Parma lanciano un progetto e lo mettono a disposizione di tutti. Non pensano a loro, ma a tutti. Al Fuori orario di Gattatico un appuntamento davvero fuori dal Comune.
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