Ciao Carlo
Carlo Correr conclude oggi la sua costante presenza nella redazione dell’Avantionline. E’ una scelta solo sua, ma sono certo che Carlo continuerà la sua collaborazione, anche se più da lontano. Ammesso che ci riesca, perché l’Avanti è la sua vita. Ha iniziato molto giovane nel giornale su carta, collaborando con direttori come Arfè, Craxi, Intini, Villetti. Grazie a lui, dopo la chiusura del giornale dovuta all’assurda discriminazione della presidenza del Consiglio dell’epoca che decise negare i finanziamenti al giornale socialista concessi invece agli altri, si deve l’esperienza dell’Avanti della domenica.
Poi, dopo la mia nomina a direttore dell’Avanti, chiesi a Carlo di venire all’Avantionline. Meglio lavorare tutti per il giornale di tutti i giorni. E magari la domenica far festa. Così è nata la nostra collaborazione e anche la nostra amicizia, corroborate da bruschi scontri che non le hanno mai attenuate. D’altronde i caratteri, soprattutto a una certa età, sono immodificabili. Forse era proprio il suo amore viscerale per l’Avanti che lo trovava custode, perfino feroce, di un patrimonio ideale storico al quale in tanti si sono poi avvicinati. Io più disponibile ad aprire le porte, lui più prudente, guardingo.
In oltre tre anni abbiamo potuto contare sul simpatico Capocelli che ci lasciò per espatriare in Africa, Silvia, Laura, che poi ci hanno abbandonato (i soldi non sono una variabile indipendente), poi solo Teresa e Daniele. Cercherò di supplire con un mio impegno ancora maggiore (conto anche su quello di Teresa e Daniele) alla minore presenza di Carlo. Conto su tutti i collaboratori, perché l’Avanti ne ha tanti e tutti volontari. Il giornale, che in tre anni ha triplicato i suoi lettori, vivrà. Forse farà più fatica a Correr…e. Ma correrà.
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