I copioni
Era successo alla bella moglie di Trump che aveva preso alla lettera le frasi di Michelle Obama e si era commossa come lei. Anche le lacrime erano identiche. Adesso tocca a Virginia Raggi, il o la sindaco o sindaca di Roma. Lei sembra sempre davanti al lupo cattivo che gli chiede “che occhi grandi che hai e che orecchie grandi che hai (queste davvero…)”. Guarda con gli occhi stupiti, allarga le orecchie e ti sciorina una relazione presa in parte dal programma dei verdi e dall’agenda digitale. Possibile che non s’accorgano, costoro, che i giornalisti non sono distratti come i professori di una volta? Il finale è ancora più esaltante. Virginia, finito di leggere la relazione, lascia il Consiglio perché deve andare a prendere il figlio di otto anni a scuola. Possibile che se un uomo fa il sindaco a prendere il figlio a scuola vada la moglie, mentre se è la donna che è sindaco allora debba andarci lei? La parità tra uomo e donna non è prevista alla Casaleggio srl?
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