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Due domandine al Pd

13 Dicembre 2016 858 views No CommentStampa questo articolo Stampa questo articolo

Renzi, nella sua relazione alla direzione del Pd, ha testualmente dichiarato: “L’elettorato di sinistra non ha mai visto il 40%, neanche con il binocolo, neanche quando c’erano grandi personalità del passato, sia da questo che dall’altro lato del tavolo”. Non ho ben capito se si riferisse al risultato del referendum o a quello del suo Pd alle Europee. Resta il fatto che questo non é vero e denuncia o una perdurante impreparazione storica dell’ex presidente del Consiglio o una assurda, soprattutto per lui, identificazione della sinistra italiana col Pci.

La sinistra italiana nel 1968 poteva contare sul 26,9 del Pci, più il 14,5 del Psu, più il 4,5 del Psiup. Era oltre il 45 per cento. E tale somma rimase più o meno invariata nelle elezioni successive fino al 1987 quando Pci e Psi ottennero rispettivamente il 26,6 e il 14,3. Sempre superando, però, l’insuperabile quota del 40. E aggiungendo il Psdi si arrivava sempre attorno al 45. Anche dopo la nascita del Pds, le tre formazioni socialiste più Rifondazione si attestarono a circa il 40 per cento. Possibile che Renzi non l’abbia mai saputo?

Un’altra inspiegabile dimenticanza, ma forse è qualcosa di peggio, riguarda l’accordo sulla legge elettorale che ha spinto Cuperlo, ma non i bersaniani, a votare sì al referendum. Non se ne parla più. Nemmeno Cuperlo la ricorda. Eppure era impegnativa per tutti. O cosi era stata presentata. Quella legge elettorale che modificava l’Italicum rappresentava solo un’intenzione, ma non si comprende perché Renzi, dopo la sconfitta al referendum, abbia invitato il fronte del no a fare una proposta, visto che il Pd ne aveva pronta una sua. Da quel che si conosce, grosso modo, la proposta Pd sarebbe una fotocopia di decisioni della Corte che già sarebbero note: via il ballottaggio, via i capilista bloccati. Aggiungiamo il premio alle coalizioni e i collegi uninominali e il quadro è fatto. Basterà a Berlusconi il consenso del quale si annuncia decisivo per non votare una legge solo con la maggioranza di governo? Se si la legge si farà a breve. Ma non penso che sarà cosa semplice.

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