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Il costo di Borghi

16 Febbraio 2019 675 views No CommentStampa questo articolo Stampa questo articolo

In politica c’era già stato qualcuno che appena parlava dicevano suscitasse terremoti, alluvioni, incidenti stradali. Mai però uno che ogni volta che parla é come se mettesse le mani nelle tasche degli italiani. I primi erano solo indirettamente, e secondo la credenza popolare, degli iettatori, questo Borghi, responsabile economico della Lega, é invece una sorta di tassa temporanea, che viene emanata ciclicamente, cosciente o incosciente che egli sia. Per la verità dovrebbe averlo imparato, visti i precedenti. Invece continua.

Se l’Italia dà l’impressione di voler uscire dall’euro, se qualcuno, peraltro a capo di un settore importante di un partito di maggioranza, nonché presidente di commissione parlamentare, dichiara, come é successo oggi, che se i populisti non vinceranno le prossime elezioni europee allora sarà meglio rompere con questa Europa, evidente che gli investitori stranieri storcano il naso, e dunque che lo spread salga, aumentando gli interessi sul nostro debito. Borghi si é spinto più in là con la richiesta di superare il pareggio di bilancio in Italia previsto dalla Costituzione e vaticinando di un nuovo sistema finanziario senza spreed, così lui può sviluppare liberamente le sue riflessioni perché Borghi pensa che sia lo spread a provocare e infastidire lui e non viceversa.

Lo spread ha reagito subito, maleducato com’é senza neanche avvertirlo, superando quota 280 e dunque l’Italia ha subito una fluttuazione negativa di qualche miliardo. Mi permetto di suggerire una soluzione. Gli italiani siano tassati per il silenzio di Borghi, che potrebbe essere mantenuto a vita in una condizione di super agiatezza  e senza mai fare e dire niente. Gli sarà consentito mangiare, bere, dormire, correre, fare il bagno, fare l’amore. Potrà fare vacanze all’estero ma senza dichiararsi italiano. Potrà anche prelevare sui nostri conti entro certi limiti. Costerebbe certamente molto meno di quel che costano le sue dichiarazioni. Se poi ci sono temerari promotori di convegni che intendessero continuare a invitare il suddetto soggetto a conferenze sfidando il rischio dell’effetto delle sue parole, se ne assumano per intero la responsabilità. Risarciscano il Borghi per il costo del viaggio e dell’albergo ma anche gli italiani per i suoi ingenti danni.

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