Il ballottaggio
Il ballottaggio è un po’ come un play off. E’ un altro campionato e si riparte da zero. Coloro che hanno ottenuto più o meno punti sono alla pari. Il ballottaggio é cosa inedita per Reggio. Nuova assai e mai sperimentata prima. Era tuttavia nel novero delle previsioni. Anzi, i sondaggi e soprattutto l’esito delle europee, davano alla coalizione del sindaco uscente alcuni punti in meno di quelli ottenuti e a quella del suo sfidante una percentuale leggermente superiore. Oggi stanno entrambi giocandosi le loro carte. Vecchi dovrà innanzitutto tenersi i suoi voti (e possono essere più che sufficienti se al secondo turno la percentuale dei votanti sarà in calo). Questi voti sono frutto, però, anche del contributo di centinaia di candidati che nel ballottaggio non saranno in lista. Per questo credo farebbe bene ad assicurare una presenza in giunta di tutte le liste che hanno ottenuto un consigliere. In fondo il superamento del 50 per cento é affidato al consenso di una coalizione larga e non del solo Pd, che é sceso al 38% dal 49 che aveva cinque fa. Salati dovrà invece tentare l’impossibile aggregando l’intera area di opposizione, anche se pare difficile che oltre alla civica della Rubertelli possa conseguire la totalità dei voti dei Cinque stelle, che hanno lasciato libertà di voto, e questo stona col fatto che due partiti, Lega e Cinque stelle, stanno al governo insieme. Sarà una sfida all’americana con un probabile esito già scritto. Nella scheda compariranno solo due nomi e l’interrogativo degli elettori sarà: cambiamo perché adesso é possibile o meglio non cambiare perché potrebbe essere peggio?
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