L’ultimo pensiero di Roberto Villetti é rivolto a noi
“Desidero che il mio cadavere venga cremato e le ceneri disperse in mare o in un lago. Il mio ricordo va alle compagne e compagni coi quali ho condiviso gli ideali di giustizia e libertà del socialismo italiano. Roma, 7 agosto 2019, Roberto Villetti.”
L’ultimo suo pensiero. Le ultime sue parole scritte. Quelle di un uomo politico che aveva scritto sempre, continuamente, incessantemente. La sua lucidità mantenuta fino a pochi giorni dalla morte gli ha permesso di scrivere anche quel che doveva avvenire dopo. E gli ha consentito di appartarsi per sempre ricordando compagne e compagni coi quali ha trascorso la vita e quegli ideali a cui ha voluto ispirarsi fino all’ultimo respiro. Un’identità che si evoca prima di morire é una grande identità. Quella stessa che i vecchi socialisti richiamavano pregando di posare un garofano sulla tomba al suono dell’Inno dei lavoratori. Ho conosciuto Roberto da giovane. L’ho riconosciuto in queste poche parole. Un messaggero di una storia e di un ideale incancellabile che permette anche di sconfiggere la morte. Un ragazzo perennemente innamorato dei suoi ideali. Il suo partito era la sua famiglia, l’Avanti la sua compagna. Il nostro ricordo, Roberto, va a te, per tutto quel che ci hai regalato. Anche quest’ultimo magnifico pensiero che ci commuove e ci fa piangere di dolore e di orgoglio insieme.
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