Cellino e il razzismo all’incontrario
Nella mia provincia una partita di Eccellenza é stata sospesa perché uno spettatore avrebbe urlato un bu al portiere della squadra ospite di carnagione scura. Brutto segnale, fin che si vuole, ma isolato. E non si dica adesso che anche l’Emilia é diventata razzista per favore, scambiando il verso di uno sconsiderato per una nuova tendenza politica. Gli antirazzisti di professione non capiscono che ingigantendo singoli episodi da condannare finiscono per fare il gioco di coloro che li provocano? Che dire della polemica sulla frase scherzosa di Cellino presidente del Brescia che, dopo l’esclusione di Balotelli dalle rondinelle impegnate all’Olimpico con la Roma, ha dichiarato: “Balotelli é nero. Deve schiarirsi”. Pagine di giornali dedicate a questa battuta. Ora, infelice la società dove é vietata l’ironia, anche sulle cose serie. E soprattutto stupida la moda di impedire a dare a uno che é nero del nero, a uno che é bianco del bianco. Se no dovremmo imporre a tutti di affermare che il re é nudo come nella famosa favola anche se era perfettamente vestito.
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