Un altro Borrelli…
Un altro Borrelli. Come il primo ogni sera riuniva la stampa (ma in realtà i rapporti erano ad horas), anche il secondo Borrelli comunica i dati, non degli indagati ma dei malati. Come allora gli italiani desideravano i magistrati al governo adesso vorrebbero i medici. Le cura delle due infezioni non é comparabile. La prima ha fatto del male all’Italia come ha riconosciuto il primo Borrelli, la seconda vede i medici, compreso il secondo Borrelli, nel ruolo di eroi, molto più di Di Pietro. Un’altra singolare analogia. Negli anni cinquanta i meridionali affollavano i treni per andare a lavorare al Nord, oggi quegli stessi o i loro figli affollano i treni per fuggire al Sud. Forse pensano di sfuggire ai bombardamenti sfollando in una zona neutra che non esiste. Rischiano solo di mettere in gravi difficoltà quelle regioni e la scarsa capacità dei loro ospedali. Ci vorrebbe un blocco. D’altronde non sono in zona rossa o arancione?
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