Cateno… De Luca
Non é solo un caso di omonimia. Trattasi proprio di una incarnazione estrema del governatore campano, quello che aveva esaltato i cinesi che fucilavano i trasgressori durante l’epidemia di Wuhan. Parliamo del De Luca sindaco di Messina, dal nome non casuale, di Cateno, eletto alla massima carica comunale da sei liste civiche. Cateno impazza ovunque. Sul porto a urlare che non avrebbe fatto sbarcare coloro che legittimamente passavano lo stretto col regolare traghetto, a inseguire una Renault che proveniva dalla Francia col dubbio, fondato, che vi si nascondessero i francesi, in Comune vestito da Dracula per evitare che i suoi concittadini sostassero sulla strada, a mo’ di farfalla parlante coi suoi artigianali droni che hanno spaventato due innocenti bambine tremanti sull’uscio di casa, che chiamavano la mamma perché erano arrivati gli ufo. Cateno é di parola. Lui ha deciso di fare così e sta interpretando alla perfezione la parte del fantasma, come quello che una volta si vedeva nei luna park. Pare che abbia però esagerato. E il ministro degli Interni Lamorgese ha pensato bene di denunciarlo perché lui non ha alcun diritto di impedire lo sbarco ai traghetti che provengono da Reggio Calabria dopo che i suoi passeggeri sono stati rigorosamente visitati e devono attraccare per uno dei motivi previsti dalla legge in fatto di trasferimenti. Adesso Cateno ha annunciato che si incatenerà… D’altronde.
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