Aiuto…
Siamo zona gialla fino al 23, poi diventiamo rossi tra il 24 e il 27, indi arancioni dal 28 al 30, poi ancora rossi dal 31 al 3 gennaio, indi arancioni il 4, poi rossi il 5-6, e infine gialli, si spera, dopo. Possiamo andare nella seconda casa solo se é nel comune di residenza, ma possiamo anche trasferirci se siamo in zona gialla in un’altra zona gialla, non da zona rossa a gialla e non da zona arancione a gialla, e viceversa. Ma se mi trasferisco il 21 da gialla a gialla e poi il 24 diventa tutto rosso, che succede? Sono intrappolato fino al ritorno del giallo, cioè, si spera, il 7 gennaio? Dal 24 dicembre al 6 gennaio, si può sempre uscire dal Comune se si è al massimo due (i figli under 14, le persone disabili e non autosufficienti non vengono conteggiate) se ci si sta recando presso un’abitazione privata all’interno della propria regione una volta al giorno, con l’autocertificazione e rispettando il coprifuoco (dalle 22 alle 5, eccezion fatta per Capodanno dove il coprifuoco si estende dalle 22 alle 7). Il 28, 29 e 30 dicembre e 4 gennaio sono consentiti anche gli spostamenti in più di due fuori dai comuni con popolazione non superiore a 5.000 abitanti, percorrendo una distanza non superiore a 30 chilometri e senza recarsi nel capoluogo di provincia. Alle cene possiamo invitare al massimo due parenti (i bimbi non devono essere conteggiati), ma si consiglia la mascherina (si può toglierla per mangiare) ma coi nonni e i nipoti agli angoli opposti del tavolo. I bar in zona gialla sono aperti ma fino alle 18, e cosi i ristoranti, in zona arancione sono aperti solo per l’asporto (i ristoranti possono servire pasti da portare a casa anche fino alle 22). I bar in zona arancione possono servire caffé, ma il loro consumo non può essere effettuato né nell’area del bar né nella zona circostante il bar. Dunque il caffè o lo si beve illegalmente, ché é anche più buono, oppure deve essere consumato in altro luogo chiuso, in auto, in un altro negozio, chiedendo ospitalità, a casa. Altrimenti si incorre in una penalità di 400 euro e il bar oltre che, nella contravvenzione identica, anche in cinque giorni di chiusura. Nella zona rossa bar e ristoranti sono chiusi sempre. I supermercati nella zona gialla sono aperti fino alle 20, nell’arancione sono chiusi il sabato e la domenica, nella zona rossa restano chiusi i reparti non alimentari. A messa ci si può andare ma solo fino alle 22, per qualsiasi messa e per qualsiasi religione. A scuola non si sa. Forse, dopo il 7, mentre cinema, teatri, palazzi dello sport e stadi restano chiusi al pubblico, sia nella zona gialla, che nell’arancione e nella rossa. I governatori di regione possono ulteriormente appesantire i divieti, ma non alleggerirli. Cioè possono trasformare la zona arancione dal 28 al 30 in zona rossa, ma non possono trasformare la zona rossa del 24-27 dicembre in zona arancione o la Befana in gialla. In giallo abbiamo già una signora, non esageriamo. I parenti di confine tra piccoli comuni possono congiungersi, tra grandi no. Coloro poi che distano poche centinaia di metri tra due province, per loro vige la regola del muro di Berlino. Conosco un confine tra Emilia e Lombardia che passa dal centro di due paesi. Che fare? Per ora che si salutino dai balconi. I congiunti restino congiunti, gli amanti dimostrino di esserlo. Per questi ultimi é richiesta una prova pubblica? I figli naturali che intendano congiungersi con il padre e la madre esibiscano regolare documento. Quelli adottati, anche. Anche se paternitas semper incerta. In questo delirio normativistico non é dato sapere cosa riesca a capire il cittadino. Dovrebbe dotarsi di una sorta di regolamento Covid da tenere in tasca che preveda giorni, orari, divieti, licenze, possibilità, metrature. Di tutto c’è bisogno in questa emergenza tranne che di una stravagante e folle esibizione da circo equestre. Aiuto…
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