I numeri dei no vax
Discuto, perché sono curioso e anche un tantino allibito, con amici che hanno deciso di non vaccinarsi. I più intransigenti parlano di regime planetario sotto la dittatura di Big Pharma, di banche e finanzieri. Come se non esistessero i governi e come se la democrazia britannica e svedese fosse la stessa cosa del regine di Pechino. Anzi che tutte tre fossero, consapevolmente o meno, sotto l’egida di un grande Vecchio che insieme le manovra. Dunque la pandemia sarebbe solo un pretesto per un giro di vite sul tema della libertà. Parlano di dittatura sanitaria e individuano nel green pass la chiave di volta di una sorta di segregazione sociale. I più estremisti girano con la stella di David facendo giustamente inorridire il popolo ebraico. Che poi costoro abbiano accettato la vaccinazione obbligatoria per le malattie dei bambini, che si siano vaccinati contro la poliomielite e contro il vajolo, che contrariamente a questa erano vaccinazioni obbligatorie, senza parlare di dittatura, conta poco, evidentemente. Allucinazioni, previsioni frutto di nevrosi nascoste, incubi dovuti a frustrazioni personali, non saprei. Con costoro ragionare é impossibile. Poi ci sono i no vax moderati. Quelli che non credono all’efficacia del vaccino e lo definiscono “siero sperimentale” anche se l’Oms l’ha ufficialmente riconosciuto come vaccino, dopo aver preso atto della positiva sperimentazione. Alcuni di loro aggiungono alla considerazione sull’inefficacia del vaccino anche una certezza (metafisica) riguardo a ipotetici danni presenti e soprattutto futuri. Tra questi vanno di moda il caso dell’Amerigo Vespucci, dove alcuni vaccinati sono risultati positivi, anche se asintomatici, e i dati di Israele dove oltre il 90% ha già ricevuto le due dosi e i contagi, ieri, hanno superato i 3.800. Di più. Sventolano a mo’ di loro trionfo le precisazioni che provengono da Tel Aviv secondo le quali risulta che il 42% dei contagiati non era vaccinato. Ma tutto sta in una proporzione non difficile e cioè 42 é riferito al 1O e 58 é riferito a 90. Più o meno il rapporto che esiste in Italia dove l’Iss certifica che tra i vaccinati esiste l’88 per cento di positività in meno. Poi bisogna verificare la positività con o senza malattia, con malattia lieve o grave. Ma questo é forse pretendere troppo. Secondo i dati dell’Iss un vaccinato ha il 95% di possibilità in meno di un non vaccinato di ammalarsi. Ma quando si parla di numeri anche i no vax moderati si voltano dall’altra parte. I numeri veri non ce li hanno né l’Iss né l’Oms né i governi, ma solo loro.. Accipicchia, però, che presunzione…
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