Il vaurismo-leninismo
Vauro, brillante vignettista, anche stavolta riesce a farsi notare. Mentre, da sinistra a destra, tutti i partiti, pur con qualche distinguo, condannano fermamente l’aggressione di Putin all’Ucraina, lui ci mette il suo solito ideologico distinguo. E, sposando la tesi di Putin secondo il quale gli ucraini sarebbero nazisti (oggi ha aggiunto anche “drogati”) insiste a riportare questa vergognosa guerra agli anni cinquanta e sessanta. Bei tempi, eh Vauro, quando si bruciavano le bandiere americane e si decantavano le lodi di Mao e della sua criminale rivoluzione culturale, di quando si girava col suo distintivo e alle manifestazioni si gridava “Johnson e Nixon boia” e anche “Russia e Cina unite in Indocina”? Anni meravigliosi dove qualcuno esagerò un po’ mettendosi a sparare. Ma contro il sistema. Perché il comunismo trionferà. Chiaro? Vauro faceva fatica anche a condannare il terrorismo islamico perché lo portava fuori rotta. “Dove stanno gli americani?” si chiedeva. E se non c’erano doveva inventarli. Perché la Cia c’é sempre. E trama nell’ombra. Vuoi vedere che anche nel Covid ci ha messo lo zampino? Quel Zelensky é pagato da chi? Perché nell’ideologia tardo comunista un avversario è sempre pagato da qualcuno. E il Qualcuno è la Cia. O forse la Nato, dove vorrebbero entrare quei nazisti degli ucraini. Le sanzioni dovrebbero riservarle agli Stati uniti perché se non ci sono davanti loro ci sono sempre dietro. Con l’imperialismo che é solo e sempre americano. Zelenski ha esortato gli europei ad andare a combattere per l’Ucraina. Vuoi vedere che Vauro parte, ma per combattere per Putin? In fondo era pur sempre un compagno, del Kgb, ma un compagno
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