Il viagra del boss
In un’intervista rilasciata al Corriere l’avvocato Rosalba Di Gregorio, già difensore di diversi boss della mafia, tra i quai Bernardo Provenzano, esclude di potere esercitare identico ruolo nella difesa di Matteo Messina Denaro. La motivazione riguarderebbe le sue cattive condizioni di salute. “Avrebbe bisogno di ben altro che di un avvocato difensore”, dichiara lei. E poi sul suo arresto l’avvocato esclude che il capo mafia possa essersi consegnato e la motivazione è davvero originale, ma in fondo in linea con la difesa dell’onorabilità pseudosicula. “E lo dico anche per un dettaglio che potrà sembrare banale: se si fosse consegnato avrebbe avuto l’accortezza di far sparire dal covo almeno il Viagra”. E ancora: “Può sembrare una battuta, ma quel tipo di ritrovamento fa fare una malafiura (una brutta figura) nell’ambiente e cozza con una certa immagine”. Leggiamo increduli. Cioè, un criminale che ha fatto sciogliere nell’acido un bambino di 15 anni e ammazzato e fatto ammazzare diverse persone nonchè progettato stragi, avrebbe fatto “una malafiura” perchè usava il Viagra? Tornano alla mente le battute di Shakespeare sull’onore secondo Falstaff, poi riprese nell’ultima opera di Verdi: “Può l’onore riempirvi la pancia? Può l’onore rimettervi uno stinco? Nè un piede, nè un capello, nè un dito? Che c’è dietro questa parola? C’è dell’aria che vola”. “L’onore”, aggiunge, “non è chirurgo”. “E nemmeno può resuscitare un morto”. Come quel bambino di 15 anni, Giuseppe Di Matteo, ammazzato e poi scolto nell’acido su ordine di colui che si vergognerebbe di usare il Viagra.
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