Santoro, le lacrime da coccodrillo, e la pace
Santoro, che non passa sera non venga invitato in tivù, soprattutto dalla Gruber, e che é stato uno degli animatori dei più diffusi talk show, si lamenta del fatto che nessuno più parli di lui e soprattutto della sua iniziativa per la pace di domani. Si tranquillizzi il signor Santoro e pensi ai grandi esclusi dal sistema televisivo, i socialisti e i radicali. Hanno tolto loro la parola da trent’anni. E anche Santoro vi ha contribuito. Quanto alla iniziativa per la pace in Ucraina Santoro spieghi bene cosa significa e quali conseguenze avrebbe la sua posizione relativa allo stop dell’invio delle armi alla resistenza ucraina senza che prima si sia raggiunto un accordo di pace. Significa determinare, se la posizione di Santoro fosse condivisa da tutti i paesi europei (in caso contrario l’Italia finirebbe isolata e si rivelerebbe completamente autolesionistica quanto inutile la sua scelta) la sconfitta del popolo ucraino e come conseguenza avrebbe l’occupazione russa di tutto il paese e con la vittoria dell’aggressore l‘umiliazione di tutte le democrazie e del diritto all’indipendenza dei popoli. Il fatto, poi, che non sia stata amplificata, come da lui denunciato, l’adesione alla manifestazione, dell’ex presidente del Consiglio Conte, convertito al no all’invio delle armi sulla via dell’opposizione (quando era al governo era favorevole, ma a Conte capita spesso di non ricordare le sue scelte passate), può anche essere un favore alla buona riuscita dell’iniziativa. Come dicevano i latini: un bel tacer non fu mai scritto.
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