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No al patto Psi-Fratoianni

1 Febbraio 2024 248 views No CommentStampa questo articolo Stampa questo articolo

Dopo aver promesso liste del solo Psi, dopo aver garantito che il Psi avrebbe fatto parte di una lista del socialismo europeo, dopo aver bussato invano alla porta di Calenda il segretario del fu Psi ha annunciato l’accordo con Sinistra italiana e Verdi per le elezioni europee. Comprendo bene che l’accordo non abbia nulla di politico e sia stato perseguito con l’unico obiettivo di una sua elezione al Parlamento europeo, impossibile presentando la lista del solo Psi, e anche, per via del divario delle preferenze coi candidati di quel partito, entrando nelle liste del Pd. Restavano Calenda e Fratoianni, non importa se distanti anni luce l’uno dall’altro, non importa se l’uno è per dare armi alla resistenza ucraina e l’altro é per l’uscita dell’Italia dalla Nato, e chi se ne frega della politica, poi. Il fu Psi é un reperto inossidabile a qualsiasi coerenza ideale. E degli sporchi sionisti che ne facciamo? Li consideriamo davvero dei genocidi? Fratoianni è per il sì, il segretario del Psi non si pronuncia ma se per essere candidato deve dire sì anche lui lo farà. Io penso che a questo scempio non si sia mai arrivati dalla fine del Psi, 1993, ad oggi. Non sono neppure originali i nostri eroi. Tabacci più di Depretis é maestro di trasformismo. Usa la sua intelligenza che conosco e apprezzo per cambiare continuamente alleati. Dal partito di Casini alla Unione di centro, poi Più Europa con Emma Bonino, e addirittura Impegno civico con Gigi Di Maio. Metteva in palio un simbolo che permetteva la presentazione di una lista e poi si faceva eleggere da un’altra lista, di coalizione. Adesso Tabaccino pare aver raggiunto addirittura un accordo con Fratoianni al quale un simbolo non dovrebbe servire. O sbaglio? E qui la cosa mi pare sconcertante. Forse Tabacci ha capito il mondo ed io no. Perché restare legati agli ideali e alle storie? Uno vale l’altro. Il segretario del Psi arriva anche su questo secondo o primo dei non eletti. Sul piano personale, visto che non ce l’ho con lui, gli auguro perfino di essere eletto. La questione é tutta politica. Chi non appoggia la lista Psi-Sinistra italiana-Verdi non ha che una scelta da fare. Manifestare pubblicamente il suo dissenso, salutare l’allegra brigata di via di Santa Caterina e iscriversi all’Associazione socialista liberale. Saranno in tanti.

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